Riscaldamento Globale

Acidificazione oceani

La lettura del libro intitolato “Siamo ancora in tempo” di Jason Hickel, editore Il Saggiatore e traduzione di Galimberti-Marangon, ha scosso profondamente il mio animo, mostrandomi le pressanti sfide che la specie umana dovrà affrontare: scomparsa degli insetti, penuria di pesci, inquinamento dell’aria, contaminazione dell’acqua, rischio d’estinzione, deterioramento degli ecosistemi, cambiamenti climatici, riscaldamento globale, carestie alimentari, e molte altre ancora. Non c’è altra scelta, è necessario scontrarsi con questi problemi. Perciò ho deciso di pubblicare una serie di articoli sul blog dell’associazione “Gasteju” (Gas di Castel Madama), riportando delle brevi citazioni dal libro di Jason Hickel, con lo scopo di divulgazione, discussione e riflessione su questi argomenti così fondamentali per il futuro dell’umanità.

Isole di plastica nei mari. Microplastiche nei pesci. Alterazione del ph degli oceani. Acidificazione degli ambienti marini. Scomparsa delle barriere coralline. Scioglimento dei ghiacciai. Quante volte ci interroghiamo sul prezzo ambientale che producono le nostre azioni?

Citazione dal libro “Siamo ancora in tempo”, di Jason Hickel, Ed. Il Saggiatore, Trad. Galimberti-Marangon

“Quando andiamo al supermercato, diamo per scontato di trovare tutto il pesce che vogliamo: merluzzo, nasello, eglefino, salmone, tonno – specie fondamentali nell’alimentazione umana in tutto il mondo. Questa piacevole certezza sta però iniziando a incrinarsi. Dati recenti indicano che circa l’85% degli stock ittici globali è depauperato o sull’orlo del collasso. Gli eglefini si sono ridotti all’1% del loro volume precedente e gli halibut, quei magnifici giganti del mare, a un quinto dell’1%. Le catture stanno cominciando a diminuire in tutto il mondo, per la prima volta nella storia documentata. Nella regione dell’Asia-Pacifico, la produzione ittica è avviata verso l’azzeramento entro il 2048.
Gli oceani subiscono anche gli effetti dei cambiamenti climatici. Oltre il 90% del calore prodotto dal riscaldamento globale viene assorbito dal mare. Con il riscaldamento degli oceani, il ciclo dei nutrienti si altera, le catene alimentari si interrompono e vaste distese di habitat marino muoiono una dopo l’altra. Al tempo stesso, le emissioni industriali provocano l’acidificazione degli oceani. E questo è un problema, perché il fenomeno ha più volte causato grandi estinzioni di massa in passato. Ha svolto un ruolo importante nell’ultima, avvenuta 66 milioni di anni fa, quando il pH dell’oceano si ridusse di 0,25. Questo piccolo mutamento fu sufficiente a eliminare il 75% delle specie marine. Secondo la curva delle emissioni attuale, il pH degli oceani si abbasserà di 0,4 entro la fine del secolo.”

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