Riscaldamento Globale

I protocolli internazionali non bastano

La lettura del libro intitolato “Siamo ancora in tempo” di Jason Hickel, editore Il Saggiatore e traduzione di Galimberti-Marangon, ha scosso profondamente il mio animo, mostrandomi le pressanti sfide che la specie umana dovrà affrontare: scomparsa degli insetti, penuria di pesci, inquinamento dell’aria, contaminazione dell’acqua, rischio d’estinzione, deterioramento degli ecosistemi, cambiamenti climatici, riscaldamento globale, carestie alimentari, e molte altre ancora. Non c’è altra scelta, è necessario scontrarsi con questi problemi. Perciò ho deciso di pubblicare una serie di articoli sul blog dell’associazione “Gasteju” (Gas di Castel Madama), riportando delle brevi citazioni dal libro di Jason Hickel, con lo scopo di divulgazione, discussione e riflessione su questi argomenti così fondamentali per il futuro dell’umanità.

Kyoto, Copenaghen, Parigi. Sono 30 anni che conosciamo la crisi climatica ed il riscaldamento globale. Oramai però dobbiamo parlare di crisi ecologica! Serve più consapevolezza, e maggiore impegno, se vogliamo garantire il futuro della specie umana!

Citazione dal libro “Siamo ancora in tempo”, di Jason Hickel, Ed. Il Saggiatore, Trad. Galimberti-Marangon

Il primo vertice internazionale sul clima si è svolto nel 1979, tre anni prima della mia nascita. Il climatologo della Nasa James Hansen ha fornito la sua testimonianza epocale al Congresso degli Stati Uniti nel 1988, spiegando come l’utilizzo di combustibili fossili fosse la causa primaria della crisi climatica. La Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc) è stata adottata nel 1992 per stabilire limiti non vincolanti alle emissioni di gas a effetto serra. I vertici internazionali sul clima – le Conferenze delle parti (CoP) delle Nazioni Unite – si tengono ogni anno dal 1995 per negoziare piani di riduzione delle emissioni. Il quadro delle Nazioni Unite è stato integrato tre volte, con il protocollo di Kyoto nel 1997, con l’accordo di Copenaghen nel 2009 e con l’accordo di Parigi nel 2015. Eppure le emissioni globali di anidride carbonica continuano ad aumentare anno dopo anno, mentre gli ecosistemi si disgregano a un ritmo micidiale.

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